L’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ha annunciato che sarebbe disposto a vendere ulteriori quote della società Grandi Stazioni, di cui le Ferrovie detengono il 60% del capitale. Ne dovrà parlare, ha aggiunto, con i partner Caltagirone e Benetton, altri azionisti della società. Potrebbero essere questi, infatti, a rilevare parte della società, che Moretti non esita a definire “una gallina dalle uova d’oro“. Dalle trattative, invece, sarebbero esclusi i francesi della Sncf, altri azionisti di Grandi Stazioni, perchè come chiarisce l’ad, si tratta di competitor.
Nell’annunciare la possibile vendita, Moretti ha chiesto che in Europa si crei un’autorità unica del mercato ferroviario, perchè è incredibile, ha continuato, che nell’Unione Europea ci sia un’unica licenza per gli aerei e i camion ci sia un unico certificato di sicurezza, ad esempio, e sulle ferrovie continuano ad esserci diverse situazioni nazionali. E questo, mentre si sta costruendo una rete transnazionale Ten-T.
Nei giorni scorsi, lo stesso Moretti aveva avanzato un suo interesse verso il mercato estero, dichiarandosi molto allettato dalla prospettiva di un maggiore radicamento nell’Europa dell’Est, dove si sta dirigendo negli ultimi anni il decentramento industriale e che, pertanto, sta divenendo un’area molto interessante per il trasporto delle merci.
Al contempo, la strategia delineata da Moretti per le FS sarebbe anche di un consolidamento in Germania, dove è presente tramite la controllata Netinera, che ogni anno fattura 800 milioni di euro. Attenzione anche alla Gran Bretagna, specie per il trasporto dei passeggeri. Polemica, infine, con il sindacato, per lo sciopero proclamato nei giorni scorsi per il 21 di ottobre. “Dimentica che siamo in concorrenza”, ha affermato l’ad di Ferrovie dello Stato.