Moody’s declassa Spagna ad A1

Brutto colpo per la Spagna, dopo che l’agenzia di rating Moody’s ha comunicato di avere declassato il suo debito sovrano da Aa2 ad A1, retrocedendo il suo giudizio di due notch o gradini. Con questa mossa, la Spagna perde lo status di emittente ad alta qualità, restando un debitore solido, ma vulnerabile alle turbolenze dei mercati. Mutato in negativo anche l’outlook, che preclude alla possibilità che l’agenzia possa nuovamente declassare la Spagna nei prossimi mesi.

Le ragioni del “downgrade”, sia esso per la Spagna come per altri Paesi dell’Eurozona, sono sempre e noiosamente le stesse. La Spagna è suscettibile di subire contraccolpi da un possibile aggravamento della crisi dei mercati dell’Area Euro, a causa delle sue ingenti esposizioni di imprese e banche.

Non convince, poi, neanche il capitolo sulla crescita, prevista in forte ribasso, rispetto alle stime del governo, che ancora ieri indicava la crescita del pil a +1,8% nel 2012. Se va bene, afferma Moody’s, il prossimo anno Madrid crescerà dell’1% e questo mette in grave rischio la tenuta dei conti pubblici e il processo di risanamento.

Tuttavia, l’agenzia chiarisce che se la crisi dell’Eurozona dovesse non peggiorare, ma anzi volgere verso il meglio, congiuntamente a uno sforzo credibile di risanamento della Spagna, si andrebbe verso una schiarita, prevedendo nel caso la prospettiva di stabilità per il Paese.

Ma l’ennesimo “downgrade” non pare che abbia spaventato le borse, nè creato panico sui mercati dei bond. In mattinata, gli indici sono in rialzo, ravvivati dalla notizia che forse sarebbe stato raggiunto un accordo tra Francia e Germania sull’Efsf.

 

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