Le “minicar” non sono solo per i “mini”

Auto mini, ma non per mini-conducenti. Le Minicar sono tutt’altro che auto da ragazzini. La conferma arriva da una ricerca della Doxa commissionata da Confindustria ANCMA, l’associazione di categoria che riunisce produttori di moto, scooter e quadricicli leggeri.

A scegliere in Italia le cosiddette “minicar”, oltre ai giovani, sono prevalentemente donne sui 40 anni, soprattutto libere professioniste e manager in carriera che preferiscono le quattro alle due ruote. Si tratta di avvocati, commercialisti o dirigenti d’azienda, ma comunque donne e donne di successo che amano sentirsi libere, autonome e indipendenti.  

Tra i motivi per cui scelgono le “Minicar” quindi, non c’è solo la sicurezza, ma anche questioni di comodità, comfort e soprattutto ragioni di look: «Consentono di mantenere un look ordinato, mentre il casco scompiglia i capelli soprattutto dopo una messa in piega dal parrucchiere». Per questo scelgono le “minicar” agli scooter. Ma ci sono anche tante casalinghe, per lo più in provincia, che si affidano alle minicar per ovviare alle carenze del trasporto pubblico. Per loro la velocità limitata di questi mezzi è considerata un fattore importante di sicurezza, magari perché hanno smesso di guidare o utilizzano l’auto di famiglia raramente.

Tra i fan delle  “minicar” anche gli anziani che optano per mezzi di spostamento semplici ed economici e facili da gestire e da parcheggiare da utilizzare tutti i giorni (63% dei casi), per andare a fare la spesa (81%), per recarsi al cinema, in parrocchia o dai parenti (61% dei casi). Se sulla comodità non si discute, sulla sicurezza delle minivetture si potrebbe aprire un capitolo a parte.

 

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