Lega vs Fini: il leader Fli criticato per le parole a Ballarò

Il caos nella politica italiana continua e, nonostante la maggioranza sia dilaniata internamente, le opposizioni continuano a buttare benzina sul fuoco. Stavolta è toccato a Gianfranco Fini, leader di Futuro e Libertà, che dalla poltrona di Ballarò, ieri sera, ha pronunciato parole che hanno fatto infuriare Bossi e la Lega tutta.

Il Presidente della Camera era ospite ieri sera nella trasmissione condotta da Giovanni Floris per prendere parte al dibattito riguardante l’attuale crisi economica e la conseguente crisi di governo che l’Italia sta vivendo. Parlando dell’infausto tema delle pensioni, Fini ha utilizzato la moglie di Bossi come esempio dei casi in cui il sistema delle pensioni non funziona: Fini ha riferito di come la moglie del Senatur sia “andata in pensione nel ’92 a 39 anni”.

La rezione più dura a queste parole c’è stata solo questa mattina in Parlamento, quando la Lega ha fatto rieccheggiare alla Camera il coro “Dimissioni, dimissioni” verso il Presidente Fini, terza carica dello Stato, che per il Carroccio non può concedersi certe libertà, cioè non dovrebbe prendere parti a trasmissioni televisive, soprattutto pronunciando frasi come quella di ieri sera. Per la Lega, ha parlato Reguzzoni, il capogruppo del partito di Bossi in Parlamento: “Non tolleriamo i soprusi e le ingiustizie. E’ assolutamente inopportuno il comportamento di Fini in questi giorni, che si sieda in una trasmissione televisiva alla pari di altri leader politici. E’ inopportuno che il presidente esprima valutazioni politiche. Allora non può ricoprire in senso alto il suo ruolo. C’è poi la caduta di stile di coinvolgere nel dibattito politico la miglie di un ministro, offendendo chi usufruisce di trattamenti pensionistici in regola all’epoca. E’ una caduta di stile verso un gruppo che non ha mai usato il gossip”.

A difendere la posizione di Fini ci ha pensato Italo Bocchino, che è stato però molte volte interrotto durante il suo discorso: “Il presidente della Camera ha tutto il diritto, essendo anche un leader politico, di esprimersi”. La presidente di turno, Rosy Bindi, ha dovuto richiamare molte volte all’ordine la Camera, ma questo non è bastato a impedire che scoppiasse la rissa fra Claudio Barbaro del Fli e Fabio Ranieri della Lega, prontamente sedata poco dopo che i due erano venuti alle mani.

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