Fisco: tagli lineari, iniqui e depressivi per la Federconsumatori

Una forte discontinuità. A tornare a chiederla è la Federconsumatori in data odierna in virtù del fatto che stiamo ballando sull’orlo della catastrofe. Questa discontinuità, pur tuttavia, non si può ottenere secondo la Federconsumatori, congiuntamente con l’Adusbef, con le misure sin qui prese, a partire in materia fiscale dai tagli lineari che sono tanto iniqui quanto depressivi. Il reperimento delle risorse per lo sviluppo ed il rilancio dell’economia italiana, infatti, deve arrivare da chi non ha sinora pagato nulla per salvare il nostro Paese, a partire dagli evasori fiscali, e passando per quelli che hanno pagato o che pagano poco, ovverosia i possessori di grandi patrimoni a partire dai capitali scudati e rientrati in Italia con un’aliquota risibile del 5%.

D’altronde di questo passo non si può andare avanti visto che le famiglie italiane stanno pagando a caro prezzo i costi della crisi che partono dai rincari alla discesa dei redditi, per arrivare poi ai sacrifici imposti con le ultime due manovre finanziarie; complessivamente, la Federconsumatori e l’Adusbef stimano che le ricadute negative siano complessivamente pari, in media, ad oltre duemila euro a famiglia. Ad essere a rischio sono ora le condizioni di vita delle famiglie dopo che l’economia e la finanza in Italia, e non solo, appaiono in difficoltà per non dire in uno stato che rischia di trasformarsi in un coma profondo.

Visto l’andamento odierno dei mercati finanziari e di quelli obbligazionari, sembra che il tempo sia scaduto, e che quindi più che fare melina sia necessario prendere decisioni in grado di blindare il nostro Paese dall’assalto degli speculatori.

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