Aumento tasse benzina: stangata da 645 euro annui

Si possono aumentare le tasse in maniera diretta, ad esempio incrementando l’aliquota Iva ordinaria, dal 20% al 21%, così come avvenuto nello scorso mese di settembre. Oppure si può agire sulla fiscalità in maniera indiretta innalzando il prelievo su beni di largo consumo come la benzina. E’ accaduto anche questo nei mesi scorsi e di recente con l’aumento delle accise, al punto che tra costi diretti e indiretti, secondo le stime dell’Adusbef e della Federconsumatori, la stangata media a carico di ogni famiglia italiana è pari a ben 645 euro annui.

L’ultimo aumento dell’accisa sulla benzina, pari ad un centesimo di euro al litro, è per un buon fine visto che si troveranno i soldi per gli alluvionati della Liguria e della Toscana, ma il Governo in ogni caso oramai riesce a trovare risorse solo alzando le tasse piuttosto che tagliare gli sprechi ed aggredire i costi della politica. Sulla benzina da un anno all’altro la stangata è pesantissima visto che proprio Adusbef e Federconsumatori ricordano come l’anno scorso, di questi tempi, un litro di benzina costasse 1,35 euro al litro, mentre ora di euro al litro ce ne vogliono 1,64, ovverosia quasi 0,30 euro al litro in più.

E se gli automobilisti sono stangati, anche i costi energetici delle imprese aumentano, con la conseguenza che i maggiori costi di trasporto si trasferiscono sui prezzi finali al dettaglio. Non deve quindi sorprendere il fatto che, tra aumento dell’Iva, e rincaro della benzina, nell’ultima rilevazione Istat l’inflazione su base annua si è attestata ben oltre la soglia del 3%.

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