G20, Merkel avverte Atene: stop aiuti, se c’è referendum

A Cannes, in Francia, oggi inizia il vertice del G20, che riunirà i 20 capi di stato e di governo delle altrettanti economie più importanti del pianeta. L’incontro ricade in una fase molto delicata, perchè soltanto tre sere fa, il governo greco di George Papandreou ha annunciato che si terrà un referendum popolare per decidere se accettare o  meno i nuovi aiuti europei da 130 miliardi.

Il pericolo è che il piano venga bocciato, in quanto comprende un pacchetto di misure già varate da Atene, quali tagli alle spese, agli stipendi, licenziamenti pubblici, alle pensioni, che difficilmente potranno incontrare il sostegno popolare, ma che sono indispensabili per evitare la bancarotta del Paese.

Pertanto, l’annuncio del referendum è stato visto quale un modo del governo di scaricare la responsabilità di un probabile no alle politiche di austerità sulla popolazione. Tutto questo, dopo che per mesi si è a lungo trattato sui nuovi aiuti per la Grecia, che soltanto una settimana fa erano stati previsti in 130 miliardi, grazie a un accordo in extremis tra gli stati dell’Eurozona.

Per questo motivo, ieri, durante un faccia a faccia tra il presidente francese Sarkozy e il cancelliere tedesco Merkel, sarebbero state annunciate ipotesi di ritorsioni contro Atene, a partire da un probabile stop alla sesta tranche di aiuti per 8 miliardi, che a giorni la UE dovrebbe inviare ad Atene.

La Germania potrebbe anche minacciare oggi al collega Papandreou un blocco del meccanismo dell'”haircut”, nel senso che non vi sarebbe più il taglio del 50% del valore di rimborso dei bond greci alla scadenza, lasciando Atene sola nei suoi guai e nella responsabilità di dovere dichiarare il default.

Impostazioni privacy