Maltempo al nord-ovest, previsioni impietose e continua la paura. Il sindaco di Genova risponde alle polemiche.

Le famiglie di Genova guardano il cielo e sperano in un miglioramento, ma le previsioni meteo non danno speranze: la situazione è anzi destinata a peggiorare. In questo momento piove e non cesserà fino a lunedi. Week-end di paura, dunque, e non solo per il capoluogo ligure, visto che tutto il nord-ovest della nostra penisola è in uno stato di allerta per il maltempo previsto anche nelle regioni del Piemonte, Veneto, Toscana, Lazio. A destare maggiore preoccupazione i grandi fiumi: il Po come il Tevere. Ponti monitorati ovunque.

Piovono anche le polemiche: sette vittime a Genova, dove da due giorni vige lo stato di allerta 2, sembrano troppe. La Protezione Civile locale e le autorità competenti erano perfettamente consapevoli del pericolo, restano dunque aperti alcuni interrogativi: come mai i cittadini non lo hanno percepito ed hanno continuato normalmente ad uscire per strada e a mandare bambini e ragazzi a scuola? Come mai le scuole sono rimaste aperte?

Marta Vincenzi, sindaco di Genova, parla di “una tragedia imprevedibile“, almeno in questa forma, poiché la situazione è precipitata nel giro di pochissimo tempo, consumandosi in 15 minuti: “È una tragedia terribile, io non mi sento di dare la colpa a nessuno. Il Fereggiano era un fiume di sicurezza su cui da tempo si era attivata l’attenzione della Protezione civile e del presidente della Regione. Sono stati fatti lavori dal Comune, tutto sulla base del piano di bacino: nel giro di qualche minuto si è sollevato un muro d’acqua a una velocità spaventosa”, e poi aggiunge: “Nemmeno con gli strumenti che abbiamo è possibile prevedere questi fenomeni”. E riguardo alla percezione del pericolo, il sindaco spiega che lo stato di allerta “vuol dire che non ci deve essere nessuno per strada o in auto nelle zone esondabili. Bisogna mettersi in salvo. Non c’è altro da fare. Allerta due vuol dire questo, piogge di straordinaria entità. Lo abbiamo visto l’anno scorso a Sestri Ponente e oggi, in questo modo così cruento e imprevedibile. Non c’è modo di prevedere o prevenire eventi simili”. Un unico rammarico per il primo cittadino: “non aver fatto più terrorismo, non aver lanciato un messaggio ancora più forte ai genovesi. È come se ci fosse una guerra in corso. Bisogna correre in salvo”.

Per quanto riguarda le scuole aperte quest’oggi, invece, nessun pentimento e su Repubblica spiega : “I bambini si sono salvati stando a scuola. Se fossero stati per strada o in macchina sarebbe stato molto peggio. Se la gente deve andare a lavorare e il giorno prima comunichi che la scuola è chiusa, tutti prendono le macchine per portare i bambini dai nonni. Tenere aperte le scuole ha significato dare una possibilità in più alle famiglie. E nelle scuole aperte si è rifugiata anche tanta gente che era in giro e non aveva trovato riparo alternativo”.

Si prepara una notte molto difficile per i genovesi: in questo momento un altro temporale continua incessante da un’ora. Enormi voragini si aprono, saltano tombini e tubature. Disagi all’aeroporto e alle linee ferroviarie, dove si registrano numerosi blackout in diverse zone.

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