Lavoro e nuovo Governo per rilanciare i consumi

L’ultima rilevazione mensile dell’ICC sui consumi della Confcommercio ha confermato come nel nostro Paese gli acquisti delle famiglie siano stagnanti, e come di questo passo la situazione sia destinata putroppo a peggiorare. A pensarla così è la Cgil che, in particolare, ritiene indispensabile per una svolta che si riparta non solo dal lavoro, ma anche da un nuovo Governo rispetto a quello attuale. Nel dettaglio, secondo Fulvio Fammoni, Segretario confederale della CGIL, serve che si introduca una patrimoniale straordinaria piuttosto che teorizzare i licenziamenti facili che, in questa fase molto difficile anche per il mercato del lavoro, rappresentano in tutto e per tutto una provocazione.

Con le risorse della patrimoniale secondo l’esponente sindacale si potrebbero rilanciare occupazione e sviluppo a fronte della contestuale messa a punto di nuove tutele a favore di chi rischia di perdere il posto o lo ha già perso. Per quel che riguarda la nascita di un nuovo Governo, o il mantenimento di quello attuale, la resa dei conti è vicina visto che il centrodestra è alla conta dopo che, stando almeno alle cronache di stampa, all’interno del Pdl stanno aumentando le frange di parlamentari che chiedono al Premier Silvio Berlusconi un passo indietro.

In tal senso la prova del nove è attesa già da martedì prossimo, quando è programmato il voto in Parlamento del rendiconto dello Stato. Poi a seguire c’è anche il maxi-emendamento alla Legge di Stabilità che potrebbe però essere preceduto da una mozione di sfiducia al Premier Silvio Berlusconi da parte delle opposizioni.

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