Con prezzi della benzina attualmente sul filo di 1,70 euro al litro, in Italia i prezzi dei carburanti al litro hanno superato quelli del vino da tavola. A metterlo in evidenza è stata la Coldiretti nel sottolineare come la stessa dinamica si registri anche nel confronto tra un litro di benzina ed un chilo di pasta, oppure un litro di latte. Come diretta conseguenza la spesa per energia e combustibili che devono sostenere le famiglie italiane sta superando quella per i generi alimentari; questi ultimi, inoltre, poi risentono dell’effetto dei rincari legati ai maggiori costi di trasporto visto che in Italia la maggioranza delle merci viene trasportata su gomma.
Quello in atto è una sorta di cortocircuito che contribuisce da un lato a mantenere bassi i consumi in Italia, e dall’altro ad impoverire ulteriormente le famiglie italiane a causa di una persistente perdita del potere d’acquisto.
Riguardo ai carburanti è tra l’altro incombente lo sciopero delle pompe di benzina, proclamato dall’8 al 10 novembre del 2011; per scongiurare questa tre giorni di serrata proprio domani, 7 novembre del 2011, sono stati convocati dal Sottosegretario Saglia le Associazioni di Categoria presso l’MSE, il Ministero dello Sviluppo Economico. Saranno probabilmente formulate delle proposte per rassicurare i gestori, ma secondo la Federconsumatori servono proposte e misure finalizzate a calmierare i prezzi dei carburanti che in Italia sono oramai insopportabili. La “colpa” non è tra l’altro solo delle major petrolifere, ma anche del Governo visto che oramai l’aumento delle accise sui carburanti è diventato di moda.
