Piazza Affari apre negativa e spread ai massimi

Giornata negativa in avvio di seduta a Piazza Affari, che sulla scia dei ribassi nel resto dell’Europa, apre in calo dell’1,3%, così come Parigi perde oltre il 2% e Francoforte l’1,7%. I motivi della debolezza restano sempre gli stessi: la crisi dell’Eurozona non sembra essere governata da istituzioni e meccanismi che funzionano e questo rende poco e per nulla credibile qualsiasi vertice, che ormai sembra sempre un avvenimento celebrativo senza alcuna sostanza.

E le voci che vorrebbero in Italia l’arrivo di un governo di larghe intese non sembrano avere ridato fiato e fiducia in borsa, dove si registra semmai oggi un recupero dei bancari.

Male ancora lo spread, con il differenziale tra i rendimenti dei nostri bond e di quelli tedeschi è volato a 568 punti base sul decennale, dai 557 bp della chiusura di ieri e vicinissimo ai massimi di 570 punti raggiunti ieri.

Al momento, quindi, un BTp a dieci anni rende il 7,39%, uno a due anni il 7,36% e un quinquennale rende il 7,80%. Siamo ormai nel pieno dei tassi di allarme, che potrebbero degenerare in aumenti fuori controllo, da ora in avanti.

E come anche è accaduto per gli altri stati che hanno poi richiesto l’aiuto dell’Europa e del Fondo Monetario Internazionale, l’aumento più vertiginoso dei tassi si concentra nel segmento a medio-breve termine, considerato il più esposto al rischio default, anche se ieri sera l’agenzia di rating Fitch ha considerato tale probabilità molto bassa.

La stampa internazionale, intanto, comincia a prendere atto che un aggravarsi della crisi italiana potrebbe quasi subito avere effetti devastanti su tutta l’Eurozona e per questo ne risentono molto negativamente anche Wall Street e le piazze asiatiche.

 

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