Animali in viaggio. Parte 1

Quando si possiede un animale da compagnia e si condivide con lui proprio tutto, risulta particolarmente difficile separarsi per un viaggio, che duri una settimana o solo un week-end.

A tal proposito, sempre più persone scelgono di portare con sé il proprio animale. Alcuni perché non trovano una struttura d’accoglienza adeguata, oppure la trovano, ma è troppo dispendiosa, altri perché non hanno a disposizione qualcuno in famiglia che badi all’animale durante l’assenza, altri ancora, e sono in molti, perché non vogliono rinunciare al piacere di trascorrere le vacanze con il proprio amico a quattro zampe.

Chi decide di partire con Fido o Figaro, però, deve essere bene informato sulle norme che regolano il viaggio dei nostri amici e soprattutto in vista delle festività natalizie, sarà meglio rinfrescarsi un po’ la memoria.

All’interno dell’Unione Europea, un regolamento del 2003 stabilisce la necessità di identificare gli animali tramite tatuaggio o microchip e di esibire uno specifico passaporto. Su quest’ultimo, vi sarà il codice del microchip o del tatuaggio e saranno contenuti i dati anagrafici dell’animale, l’elenco di tutte le vaccinazioni effettuate, le visite mediche e i trattamenti contro i parassiti. In alcuni paesi europei, poi, è vietato l’ingresso ad alcuni cani appartenenti a razze ritenute pericolose. Sarebbe opportuno, infatti, informarsi riguardo le norme vigenti nel paese in cui siamo diretti, dal momento che molte di queste, potrebbero differire da quelle in atto nel nostro paese.

Prima di partire, dunque, bisogna procurarsi i documenti necessari al viaggio del nostro amico e controllare che la struttura dove alloggeremo sia idonea all’accoglienza dell’animale. Nella pianificazione di un viaggio insieme a un quattro zampe, inoltre, è fondamentale conoscere il regolamento dei mezzi di trasporto: aerei, treni, navi o traghetti e auto, ciascuno di essi con le sue specifiche norme.

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