Pan Rustegh: Milano ristabilisce il legame tra cibo e territorio

Milano, città dal ritmo frenetico, capitale dell’industria e della finanza, ha in serbo un’iniziativa atta a riportare in auge sapori e metodi produttivi della tradizione.

Arriverà infatti a breve, per la gioia e l’orgoglio di produttori e consumatori milanesi, il primo pane a km 0: il Pan Rustegh. E’ il risultato di una filiera corta, trasparente e tutta milanese, nata dalla collaborazione tra Coldiretti Milano-Lodi-Monza Brianza, il Consorzio Agrario e l’Unione dei panificatori di Milano e provincia.

Da poco sono infatti stati seminati a frumento quasi 150 ettari di terreno siti tra Milano, Magenta, Abbiategrasso e Cuggiono e tra maggio e giugno del 2012 è previsto un raccolto che supererà i 7 mila quintali. Il frumento verrà poi portato presso un mulino di Abbiategrasso dove verrà macinato a pietra, usando quindi un metodo molto antico: questo tecnica ha inoltre impatto ambientale zero, in quanto la forza motrice che fa ruotare la grande macina di pietra è l’acqua.

Lo scopo principale, come affermato dal Presidente della Coldiretti di Milano e Lodi Carlo Franciosi, è quello di riaffermare il legame tra cibo e territorio grazie alla qualità e alla sicurezza alimentare date dalla trasparenza delle materie prime adoperate che sono oltretutto una garanzia sia per gli agricoltori ma anche per i consumatori e i panificatori. Ma non finisce qui perché, come ha spiegato l’Assessore all’Agricoltura Luca Agnelli, c’è l’intenzione di tutti i collaboratori di allargare gli orizzonti anche su altri settori come la filiera del latte e la filiera delle carni. Il pane quindi – in quanto considerato l’alimento più nobile – è solo l’inizio di un grande progetto.

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