Fitch declassa otto banche italiane e BCE annuncia finanziamenti fino a 3 anni

L’agenzia di rating Fitch ha declassato otto banche italiane: Bpm, Bper, Banco Popolare di Sondrio, Credito Emiliano, Credito Valtellinese, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, Banca Popolare dell’Etruria e Banca Popolare del Lazio. Anche l’outlook di tutti e otto gli istituti di credito è negativo, pertanto, resta la minaccia di un altro declassamento.

Le ragioni del taglio del giudizio di Fitch risiedono nel peggioramento della situazione economica italiana, che si potrebbe ripercuotere negativamente anche nella capacità di rifinanziamento di tali banche. Secondo l’agenzia, l’Italia potrebbe già essere in recessione.

E, intanto, si apprende che la BCE sarebbe pronta a mettere a disposizione delle banche dell’Eurozona finanziamenti fino anche a 3 anni, in modo da non limitare la loro disponibilità di liquidità. Fino ad oggi, la durata massima prevista era di 13 mesi, mentre erano state decise nei mesi scorsi aste a tre mesi con liquidità illimitata.

E che ci sia una fortissima domanda di liquidità, lo ha dimostrato anche l’ultima sta di martedì della BCE, che ha messo a disposizione 247,17 miliardi per le banche, ai massimi nel 2011.

E in questo contesto difficile, l’Eba potrebbe richiedere alle banche tedesche un maggiore sforzo di ricapitalizzazione, che passerebbe così dai 5,2 miliardi già previsti a 12 miliardi. Ciò, in quanto gli istituti tedeschi vedrebbero peggiorare la loro capacità di fare fronte a possibili nuove svalutazioni.

Ma a loro volta, le banche tedesche hanno chiesto all’Eba il rinvio dei termini di scadenza per la ricapitalizzazione, facendoli slittare dal 25 dicembre al prossimo 13 gennaio.

Il peggioramento progressivo e velocissimo dell’intero quadro dell’Eurozona è da collegarsi al fallimento di tutti i faccia a faccia tra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy, compreso l’ultimo trilaterale, a cui era presente anche il neo-premier italiano Mario Monti.

 

 

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