Maybach chiude: addio all’extra lusso targato Mercedes

La crisi si abbatte anche sul lusso e non risparmia uno dei marchi Mercedes più “in”.  Per Maybach, il brand extralusso della Mercedes, è in arrivo la chiusura definitiva. Quando? Nel 2013, ha dichiarato il CEO Dieter Zetsche in un’intervista sul quotidiano tedesco «Frankfurter Allgemeine». Colpa degli scarsi e insufficienti  risultati del marchio. Stop quindi alla produzione delle  “57” e “62”.

Ogni energia produttiva ed economica dal 2013 si focalizzerà su Mercedes: al via allora nuove versioni della Classe S che dal 2013 sarà disponibile con due diverse lunghezze e potrà contare su sei nuove varianti. L’obiettivo è raddoppiare le vendite, arrivando a quota 160.000 unità annue. Il rilancio dell’ammiraglia Mercedes consentirà di re-impiegare e riassorbire la manodopera di Maybach.

Largo quindi a Mercedes, addio invece a Maybach, la casa con più di 100 anni di storia, ma non molti successi alle spalle e troppi flop di vendite. Secondo uno studio di marketing commissionato dalla Casa tedesca nella gara sulla pista del “lusso” contro  Rolls Royce (BMW) e Bentley (Volkswagen) conviene scommettere su Mercedes, l’unica rivale credibile  e temile per i due marchi di lusso.

Sebbene centenaria la storia di Maybach, non è infatti una storia di successi. Fondata nel 1909 comincia la sua attività producendo  motori per i dirigibili. Nel 1920  inizia la produzione di automobili di lusso, mentre dopo la Seconda Guerra mondiale, parte la costruzione di grandi motori diesel per i veicoli ferroviari e le navi. Nel 1960 arriva la svolta con l’acquisto da parte dellla Daimler-Mercedes, mentre nel 1997 Maybach torna a puntare sul settore auto lanciando un prototipo di una vettura, che però non è mai entrata in produzione. Solo una decina di anni da l’avvio sul mercato del lusso. La sfida ai brand di lusso  Rolls-Royce e Bentley viene  lanciata nel 2002. Ma le aspettative sono deludenti. Le vendite sono un flop: nel 2011 sono state solo duecento le auto ordinate. Complice anche la crisi, arriva ora la decisione della chiusura.
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