Sequestrato un carico di cuccioli di visoni nel porto di Bari

La Lega Antivivisezione (LAV), insieme agli Animal’s Angels e agli agenti della polizia stradale di Bari hanno scoperto e sequestrato un carico di cuccioli di visoni in sosta nel porto di Bari, ma diretti in Grecia.

I poveri animali, 1.800 in tutto, 1750 femmine e 50 maschi, erano in viaggio già da quattro giorni, in condizioni igieniche pessime, costretti a “muoversi” tra i propri escrementi e quelli degli altri in gabbie piccolissime, ammassate in un camion lager e senza cibo per tutto il viaggio.

I mammiferi venivano trasportati senza alcuna certificazione sanitaria, in violazione delle disposizioni del Regolamento (CE) 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasposto. Per questo motivo i visoni sono stati sequestrati e trasferiti momentaneamente nella stalla di sosta di Bitritto, mentre il trasportatore è stato sottoposto ad una sanzione pari a 9.000, 00, una cifra davvero irrisoria se si pensa che il valore complessivo del carico supera i 100.000, 00.

Simone Pavesi, Responsabile LAV, ci ha tenuto a precisare che questo episodio non è che un singolo esempio di quanto ogni anno accade a milioni di animali destinati al mercato di pellicce, che il responsabile LAV definisce “vittime della moda”.

Sconvolgenti sono i numeri che riguardano questo vergognoso mercato. Ogni anno oltre cinquanta milioni di animali, tra cui visoni, lontre, castori, conigli, ermellini, volpi, zibellini e scoiattoli vengono allevati per l’unico scopo di essere uccisi e divenire pelliccia. Per ottenere un cappotto di pelliccia sono necessari 12-15 linci, 10-15 lupi o coyote, 15-20 volpi, 60-80 visoni, 27-30 procioni, 10-12 castori o 60-100 scoiattoli.

Numeri che rendono vane ulteriori parole. Spetta ad ognuno di noi non renderci complici del massacro.

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