Inflazione 2011 doppia rispetto alle retribuzioni

Nel nostro Paese la dinamica dei prezzi sorpassa, anzi doppia quella delle retribuzioni. Questo almeno stando ai dati di ottobre 2011 dell’Istat sulle retribuzioni, cresciute su base annua dell’1,7% rispetto invece al carovita che viaggia a +3,4%. E se l’inflazione 2011 aumenta più delle retribuzioni, ne consegue che in media le famiglie italiane stanno perdendo ulteriormente il potere d’acquisto dei salari. Le retribuzioni nello scorso mese di ottobre 2011, come se non bastasse, hanno fatto registrare una variazione congiunturale nulla rispetto al mese precedente.

Il +1,7% anno su anno per le retribuzioni, stando ai dati Istat, è frutto di un rialzo modesto, pari a +0,6%, nella pubblica amministrazione, mentre nel settore privato l’incremento delle retribuzioni è stato pari a +1,9%. Secondo il Codacons i dati Istat confermano come si debba correre ai ripari al fine di evitare che le famiglie italiane diventino mediamente sempre più povere.

Per questo, appellandosi al nuovo Governo del Premier Monti, l’Associazione chiede l’abbassamento dell’Iva e la contestuale introduzione della patrimoniale. Ed ancora l’abolizione delle province e dei consigli di amministrazione delle partecipate degli Enti locali. Così come secondo il Codacons il contributo di solidarietà andrebbe così rimodulato: il 10%, tanto per i privati quanto per i lavoratori dipendenti della pubblica amministrazione, a valere sui redditi sopra i 90 mila euro; il 20% di contributo di solidarietà sopra la soglia di reddito oltre i 150 mila euro. Inoltre, al fine di contrastare efficacemente l’evasione e l’elusione fiscale, il Codacons caldeggia l’obbligo di tracciabilità sopra i 500 euro.

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