Materie prime: prezzi al consumo zucchero e caffè volano

In Italia si sta registrando ad un vero e proprio caro-tazzina a causa dell’impennata dei prezzi al consumo del caffè e dello zucchero, entrambi in volata del 17%. A metterlo in evidenza è stata la Coldiretti in base agli ultimissimi dati sull’inflazione del mese di novembre del 2011 forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica. Questi forti rincari secondo l’Organizzazione degli agricoltori rischiano di far mutare le abitudini di consumo a tavola degli italiani, specie al mattino per la prima colazione. Ebbene, per chi non vuole subire queste impennate di prezzo è possibile optare, fa presente la Coldiretti, per delle belle spremute di arance al mattino.

D’altronde quello attuale è un momento propizio per la produzione non solo delle arance, ma anche delle clementine e dei mandarini, per i quali complessivamente è attesa un’ottima qualità ed un livello di produzione attorno a 2,4 milioni di tonnellate. E visto che questi sono anche tempi e mesi per i malanni di stagione, le spremute di arance, contenendo vitamina C, possono sia gratificare il palato, sia proteggere l’organismo attraverso un rafforzamento delle difese immunitarie contro l’influenza.

Occhio invece ai succhi confezionati visto che, ricorda l’Organizzazione degli agricoltori, in commercio ci sono prodotti con tanto zucchero, acqua ed aromi, ma con poca polpa al loro interno. Inoltre, non essendo obbligatorio in questi prodotti indicare la provenienza della materia prima, non è difficile imbattersi a scaffale nei supermercati in bibite prodotte con concentrati importati che arrivano in Italia dopo aver bruciato tonnellate di petrolio viaggiando per migliaia di chilometri.

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