Julian Assange: “Tramite iPhone, Android e Blackberry siamo controllati”

Il noto collaboratore di Wikileaks, Julian Assange, ha rilasciato dichiarazioni a tratti sconcertanti nel corso dell’inchiesta “SpyFiles”. Tra le numerose affermazioni, anche alcune che accusano le tre più importanti aziende che si occupano di sistemi operativi: Android, iPhone (e quindi iOS) e il BlackBerry di RIM.

“Nel corso degli ultimi 10 anni -ha spiegato Assange- è fiorita un’industria internazionale che fornisce a servizi segreti degli stati tecnologie e strumenti capaci di sorvegliare le grandi masse. Queste aziende ora stanno esportando i loro prodotti in giro per il mondo in maniera incontrollata”. Tra le aziende di cui parla Assange, spicca il nome anche di un’azienda italiana, la Hacking Team: “Società di sorveglianza come l’americana SS8, l’italiana Hacking Team, o la francese Vupen producono loro stesse virus Trojans in grado di assumere il controllo di computer e cellulari in maniera invisibile e comprendono iPhone, Blackberry e Android“.

Come spiega Assange, i nostri smartphone, sono come microspie che portiamo sempre con noi: “Questi programmi registrano ogni uso che ne viene fatto, ogni movimento e persino ogni rumore. In pratica, ogni cellulare è una microspia che in più è anche in grado di telefonare”

Il creatore di WikiLeaks, conclude augurandosi che questa inchiesta ci faccia aprire gli occhi verso quanto ci sta accadendo: “Spero che la pubblicazione di questi documenti faccia capire a tutti che siamo spiati. Non è più una minaccia teorica, che pensavamo possa verificarsi in un remoto futuro: sta accadendo oggi, e accade ad ognuno di noi”. 

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