Spesso capita di assistere a conversazioni tra gruppi di amici in cui c’è il classico “smanettone” di turno a cui si rivolgono gli altri per consigli sul tipo di smartphone di acquistare. Se avete assistito ad una conversazione tra un fanboy Apple e un fan di Android vi sarete conto che ognuna delle parti in causa tende a screditare l’altra, non è vero?
Niente di particolare, ma se il fan di Apple è anche un dipendente della società di Cupertino, bisogna stare attenti a quello che si dice, o nel caso di questo articolo di quello che si posta su Facebook.
Infatti, Apple (ma anche altre società) obbliga i dipendenti a evitare di condividere informazioni strettamente riservate o di fare commenti negativi sui prodotti che escono dagli stabilimenti della “Mela morsicata”.
Tutto sommato, è giusto che una società come Apple che punta tutto sulla concorrenza (da risolvere nei tribunali giudiziari) cerchi di evitare di fornire qualsiasi informazione riservata a fonti inappropriate. Un dipendente di Apple ha perso il posto perché ha parlato male di un’applicazione per l’iPhone su Facebook e questo è un atto che è assolutamente vietato dalla società di Cupertino.





