Parli male dell’iPhone? Vieni licenziato se lavori alla Apple!

Spesso capita di assistere a conversazioni tra gruppi di amici in cui c’è il classico “smanettone” di turno a cui si rivolgono gli altri per consigli sul tipo di smartphone di acquistare. Se avete assistito ad una conversazione tra un fanboy Apple e un fan di Android vi sarete conto che ognuna delle parti in causa tende a screditare l’altra, non è vero?

Niente di particolare, ma se il fan di Apple è anche un dipendente della società di Cupertino, bisogna stare attenti a quello che si dice, o nel caso di questo articolo di quello che si posta su Facebook.

Infatti, Apple (ma anche altre società) obbliga i dipendenti a evitare di condividere informazioni strettamente riservate o di fare commenti negativi sui prodotti che escono dagli stabilimenti della “Mela morsicata”.

Tutto sommato, è giusto che una società come Apple che punta tutto sulla concorrenza (da risolvere nei tribunali giudiziari) cerchi di evitare di fornire qualsiasi informazione riservata a fonti inappropriate. Un dipendente di Apple ha perso il posto perché ha parlato male di un’applicazione per l’iPhone su Facebook e questo è un atto che è assolutamente vietato dalla società di Cupertino.

La vicenda sembra essersi spostata anche in tribunale, visto che Samuel Crisp si sarebbe rivolto ai giudici per poter riavere il posto di lavoro all’interno di Apple, ma il tribunale ha dato ragione alla società di Cupertino. D’altronde le regole sono molto chiare e sono note anche a noi che abitiamo in un altro Continente!

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