Stangata alla pompa: rincari record per carburanti. Benzina oltre 1,70 euro al litro

Il primo effetto della manovra di Monti da 30 miliardi lo abbiamo già riscontrato in queste prime ore del 7 dicembre, in conseguenza del licenziamento del testo, da parte del Presidente Giorgio Napolitano.

Una delle misure che è già entrata in vigore è, infatti, la maggiorazione delle accise su tutti i carburanti. E la mazzata per gli automobilisti è enorme, come mai accaduto prima. Per effetto del decreto, l’accisa sulla benzina aumenta a 704,20 euro su ogni mille litri, quella sul gasolio a 593, 20 euro per mille litri, sul Gpl a 267,77 euro per mille kg, pari a 147,27 euro su mille litri.

Passando dai calcolo generali a quelli specifici, questo significa che la verde dovrebbe rincarare di 10 centesimi al litro, anche per via dell’aggravio dell’IVA, che funge da moltiplicatore dell’aumento del prezzo, mentre la diesel dovrebbe rincarare di 13,6 centesimi al litro. Il Gpl, invece, dovrebbe subire un rincaro di 2,7 centesimi al litro, mentre il metano auto per 0,4 centesimi al litro. E dal 2013, sono previsti ulteriori aumenti per 50 centesimi su ogni mille litri, il che farà lievitare ulteriormente il prezzo alla pompa.

Mediamente, così, da oggi il prezzo praticato in Italia dai gestori si attesterà a 1,715 euro al litro per la benzina Super, mentre per la diesel dovrebbe attestarsi su 1,705 euro al litro e 0,75 euro al litro per il Gpl.

Una mazzata, che fa esplodere il costo del pieno, oltre che del mantenimento complessivo di un’automobile, considerando anche l’applicazione della sovrattassa sulle auto oltre una certa cilindrata. In più, l’aumento record colpirà gli automobilisti proprio alla vigilia delle partenze per il ponte dell’Immacolata, oltre che per le vacanze natalizie, con effetti terribili, come afferma il presidente dell’Associazione Consumatori, Carlo Rienzi.

 

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