Bankitalia, ricchezza italiani in calo di 1,5% tra 2009 e 2010

Il Bollettino statistico della Banca d’Italia conferma sia le difficoltà delle famiglie italiane, a causa della crisi, sia anche la solidità di base della nostra economia, che può contare su una ricchezza privata complessiva netta di 8.640 miliardi, di euro, cioè quasi 5,5 volte il nostro pil. Tuttavia, ciò che va sottolineato è come in termini reale il livello della ricchezza degli italiani sia sceso del 3,2% tra il 2007 e il 2010 e dell’1,5% solo tra il 2009 e il 2010.

Dunque, italiani mediamente abbastanza ricchi (quasi 400 mila euro di ricchezza netta a famiglia), ma in difficoltà. Per fortuna, le passività finanziarie ancora sono piuttosto contenute, pari a 887 miliardi, solo poco più del 9% delle attività.

Le attività sono soprattutto reali, il 62,2%, contro il 37,8% di attività finanziarie. E ancora una volta i dati dimostrano che siamo un Paese di proprietari di case, se è vero che esse rappresentano oltre l’84% delle attività reali e il 41% della causa delle passività finanziarie, ossia per l’acquisto di un’abitazione.

Cresce, ma sempre bassissima, la quota delle famiglie che alla fine del 2010 risultava avere una ricchezza netta negativa. Sono il 3,2% delle famiglie totali.

Rispetto al periodo 1995-2009, tra il 2009 e il 2010 la ricchezza è cresciuta di gran lunga più lentamente: solo l’1%, contro un incremento medio del 5,9% nel quindicennio precedente.

Rallentamento anche per i mutui, che crescono tra il 2009 e il 2010 solo del 2%, mentre nel quindicennio in esame il tasso di crescita medio era stato del 16%. Lo stesso è accaduto con il credito al consumo, passato da un aumento medio annuo del 20,5% al 4,8% dell’ultimo anno in esame.

 

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