Hamilton difende il suo manager dalle critiche di Ecclestone

Qualche giorno fa Bernie Ecclestone ha rilasciato pesanti dichiarazioni sullo staff di Lewis Hamilton. Secondo il boss della F1, il giovane pilota inglese avrebbe la colpa di aver lasciato il padre ed essersi affidato ad un manager poco utile in questo contesto.

Ogni pilota ha il diritto di scegliere chi gli pare per essere rappresentato ma, nel momento in cui la carriera dello stesso prende una brutta piega, è compito del manager riuscire a riportare il suo assistito sulla retta via.

E questo a Lewis Hamilton non è capitato in questa stagione, visto che il pilota inglese si è lasciato andare ad una guida incurante di tutto e di tutti, ha rilasciato dichiarazioni poco piacevoli e ha ottenuto scarsi risultati in termini di punti: solo il quinto posto nella classifica piloti mentre il suo compagno di squadra è vice campione del mondo.

Secondo Eclestone, l’assistenza operata da Mr. Simon Fuller si è rivelata un vero e proprio “disastro”. Ma Lewis Hamilton non ci sta e risponde a queste critiche direttamente al The Guardian dove afferma chiaramente che la colpa non è da imputare al suo manager e allo staff di Fuller, perché il motivo di questa stagione negativa è da ricollegare a problemi ed errori personali.

Secondo Hamilton, Fuller e il suo staff avrebbero voluti essere presenti ad ogni GP ma anche in questo caso è stata una decisione personale del pilota inglese di lasciare il suo manager a casa in alcune gare.

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