FonSai, tre fondi valutano aumento capitale

Il capitolo Fondiaria Sai si arricchisce di nuove indiscrezioni, che passano per il presunto interesse di tre fondi italiani all’ipotesi di un rafforzamento patrimoniale della compagnia assicurativa. Non si fanno nomi, ma pare che tra questi ci sia Clessidra, il fondo italiano d’investimento più grande.

Tutto dipende dalle decisioni che il cda FonSai adotterà il prossimo 23 dicembre, ottemperando alle proposte che verranno dall’advisor Goldman Sachs, a cui è stato dato mandato in tal senso solo lo scorso lunedì.

Quasi certamente, la banca d’affari americana chiederà un aumento di capitale, che Mediobanca vorrebbe di circa 600 milioni. Piazzetta Cuccia è, infatti, la maggiore creditrice di FonSai, con 1.050 milioni di prestiti subordinati.

Tuttavia, il maggiore azionista, la famiglia Ligresti, non sarebbe nelle possibilità di affrontare in pochi mesi la seconda ricapitalizzazione, quando già all’inizio dell’estate ve n’è stata un’altra. La holding controllante Premafin non parteciperebbe, se non in misura marginale, alla ricapitalizzazione, che dovrebbe così passare per l’ingresso di nuovi soci.

Infatti, Premafin e le controllate Sinergia e Imco sono in trattativa con le banche, per raggiungere un accordo sui debiti. Difficilmente questa situazione si coniuga con un intervento sul rafforzamento del capitale della controllata.

Qualche difficoltà potrebbe esserci anche per Unicredit, azionista FonSai per il 6,6%, già impegnata in un’opera di ricapitalizzazione per 7,5 miliardi. Anche se nel caso della banca, si tratterebbe di un esborso minimo, non oltre 40 milioni.

FonSai si trova in una situazione finanziaria di emergenza, con una solvibilità pari al 111%, a ridosso dei minimi previsti del 100%, mentre sarebbe nelle intenzioni del cda raggiungere un margine minimo del 120%.

La compagnia avrebbe dimostrato negli ultimi tempi di avere le possibilità per tentare un rilancio sul fronte del business.

 

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