Intercettate buste con proiettili dirette a Monti, Berlusconi e quotidiani

Intercettate buste contenenti proiettili inviate al Presidente del Consiglio Mario Monti, a Silvio Berlusconi e ad altri politici e direttori di quotidiani. Le missive minatorie sono state bloccate al Centro Meccanografico delle Poste Italiane presso Lamezia Terme.

Nelle buste bloccate, oltre ad un proiettile, c’era anche un volantino colmo di minacce nei confronti dei destinatari: “Ve la faremo pagare a tutti. Vi colpiremo e sarà una guerra all’ultimo sangue. Vi faremo maledire queste misure col sangue. Non dovrete più dormire sonni tranquilli. Il piombo non manca e adesso arriva anche il tritolo dagli amici arabi”. Il testo poi continua: ”La finanziaria è pronta come è pronto il loro funerale. Ci vedremo a Roma. Non siamo contro le forze dell’ordine però se c’è qualcuno che vuole fare l’eroe pensi prima alla sua famiglia. È una lotta giusta e coerente contro i poteri forti a difesa della povera gente. Le misure prese per colpire sempre i più deboli non devono esser approvare se no con modifiche radicali a difendere quel poco che le fasce deboli hanno. Ma vi rendete conto che colpite gli operai con le loro famiglie che sono già sul lastrico”.

Ogni lettera inviata conteneva dei proiettili diversi: proiettile calibro 9 nella lettera per Monti e per Berlusconi, un calibro 7,65 in quella per Bersani, un calibro 9,21 in quella diretta al ministro Elsa Fornero. Dei proiettili calibro 12 erano invece stati spediti a Pierferdinando Casini, a Ferruccio De Bortoli (direttore Corriere della Sera), a Ezio Mauro (direttore de La Repubblica), Maurizio Belpietro (direttore di Libero), Leonardo Boriano (direttore de La Padania) e Mario Sechi (direttore de Il Tempo).

Sono arrivati i primi commenti all’accaduto: Belpietro ha affermato che siamo in “un clima che non è dei migliori” e che “può soltanto inasprirsi”. Massimo D’Alema, presidente Copasir, ha sottolineato come non si tratti di un atto di terrorismo: “Si tratta di episodi preoccupanti riconducibili all’area anarco-insurrezionalista. Ma non spargiamo allarmismi. Non c’è un’ondata di terrorismo”. D’Alema ha poi continuato:  ”Con estrema fermezza, non disgiunta da seria preoccupazione, sento il dovere di esprimere sincera solidarietà al presidente del Consiglio Mario Monti, al Ministro Elsa Fornero, all’ex premier Silvio Berlusconi, ai deputati Pierluigi Bersani e Pier Ferdinando Casini e ai direttori di alcuni quotidiani nazionali, tutti destinatari di buste contenenti proiettili di vario calibro con volantino firmato dal Movimento Armati Proletari”.

Vannino Chiti, vicepresidente del Senato, induce alla prudenza:  “Guai a sottovalutarli. Sono incompatibili con la democrazia. Bisogna mantenere alto il livello di guardia rispetto al pericolo che le tensioni sociali, la crescente insicurezza dei cittadini lascino varchi a chi vuole propagare intolleranza e operare attraverso la violenza”.

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