Germania, presidente Wulff nella bufera per prestito da amico imprenditore

Il presidente tedesco Christian Wulff è nei guai, dopo che sui quotidiani nazionali sono state pubblicate alcune rivelazioni secondo cui l’uomo avrebbe accettato dall’amico imprenditore Egon Geerkens un prestito di 500 mila euro a tasso molto agevolato, all’epoca quando era governatore della Niedersachsen, nel 2009. Ancora oggi i due sono molto amici, tanto che trascorrono spesso anche le vacanze insieme e per questo il presidente federale è stato più volte criticato. L’uomo ha ammesso di avere ricevuto il prestito, ma ha sostenuto che i soldi siano stati contrattati e ottenuti dalla moglie Edith. Geerkens, che è anche stato testimone di nozze di Wulff, ha invece ammesso di avere contrattato direttamente con lui.

La questione sta diventando molto seria, perché la mancanza di trasparenza, per la quale il presidente ha già chiesto scusa, sta dando adito alle ipotesi anche più oscure sul giro di denaro, sebbene non vi siano prove al riguardo.

Il settimanale Der Spiegel ha sostenuto che il denaro gli sarebbe stato accreditato, tramite un assegno emesso dalla Bundesbank, al fine di non lasciare tracce. E così ora sia i Verdi che i socialdemocratici della SPD, all’opposizione, chiedono le dimissioni di Wulff, esponente della CDU al governo e che rischia di creare ancora più problemi alla già fragile coalizione di centrodestra, maggioranza al Bundestag.

Anche perché non è il primo presidente a doversi eventualmente dimettere per scandali. Wulff succede da poco più di un anno all’ex presidente Horst Koehler, che dovette abbandonare la carica, travolto dalle polemiche per la sua poco felice frase “i soldati tedeschi sono in Afghanistan per motivi commerciali”.

E il Parlamento della regione del Niedersachsen sta valutando se sia stata infranta una legge del 1979, che vieta ai deputati regionali di accettare regali o prestiti da privati, se questi possono interferire con la sfera politica.

Tutto questo, mentre traballa la coalizione di governo, con il segretario generale della FDP, il partito liberale alleato della CDU di Angela Merkel, che ha rassegnato le dimissioni nelle mani del leader Philip Roesler, a causa dei risultati elettorali a dir poco disastrosi degli ultimi due anni. Christian Lindner ha solo 32 anni e ha affermato di avere spiegato la politica in tempi difficili, non essendo riuscito a farsi capire. La FDP è data nei sondaggi al 3%. Nel 2009 aveva raggiunto il 14%.

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