Bpm, Federconsumatori preannuncia class action

Federconsumatori ha annunciato di avere dato mandato a uno studio legale, per valutare l’ipotesi di una class action, ossia di un’azione collettiva, contro Banco Popolare di Milano, a proposito dell’idea di ristrutturare l’obbligazione “Convertendo Bpm 2009/2013 – 6,75%”, la cui scadenza sarebbe anticipata dal 30 giugno 2013 al 29 dicembre 2011, ma in cambio i bondholders dovrebbero accontentarsi di un rimborso tra il 70 e il 90% in meno della somma investita.

In sostanza, si calcola che chi ha investito 10 mila euro, prenderebbe, al netto degli interessi, qualcosa in più di mille euro, tenendo presente che il titolo attualmente quota sotto i 30 centesimi. Infatti, il prezzo minimo delle azioni per la conversione passerebbe dai 6 euro ai 2,71 euro.

Chi ha approfittato della ricapitalizzazione, acquistando le 92 nuove azioni per ogni obbligazione detenuta, perderebbe intorno al 70%, ma è evidente che in ogni caso si tratta di una batosta che molto difficilmente gli obbligazionisti potranno evitare.

Per domani è convocata l’assemblea degli obbligazionisti, a cui potranno partecipare fino a 15 mila risparmiatori detentori del bond. Ma pare che in pochi presenzieranno, in quanto regna un clima di sfiducia sulla possibilità di evitare le minusvalenze. Ennesima conferma della portata molto rischiosa del bond, che emesso nel 2009, è stato oggetto di indagini da parte di Consob e Procura di Milano.

La prima ha comminato una multa per 377 mila euro ai dirigenti di Bpm, perchè questo tipo di obbligazione non avrebbe dovuto arrivare al canale retail, ma si sarebbe dovuto fermare al comparto degli investitori istituzionali, essendo considerato rischioso. Adesso, se davvero si desse vita a una class action, la questione finirebbe per altra via nuovamente a carte bollate.

 

 

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