Rc Auto: 3 domande su 100 sono truffe. A lanciare l’allarme è Facile.it

La truffa in ambito assicurativo non riguarda solo gli incidenti ma la stessa stipula delle polizze. La denuncia arriva da Facile.it, comparatore online di polizze Rc, che  negli ultimi dodici mesi ha passato al vaglio tutte le domande di copertura RC auto e moto giute on line. Il risultato? Il  3% delle richieste arrivate non era altro che un tentativo di truffa ai danni della compagnia.

”I tentativi di truffa non sono legati solo agli incidenti con danni maggiorati, che vengono trasformati in sinistri più gravi di quanto siano davvero – spiega Alberto Genovese, Amministratore delegato di Facile.it – ma sono rintracciabili anche al momento della stipula della polizza Rc, auto o moto”.

Tra i documenti più falsificati per ottenere la copertura assicurativa figurano certificati di residenza, attestati di rischio e carte d’identità. Nel 40% dei casi ad essere falsificato il certificato di residenza con tanto di stemma del Comune, dati e cariche fasulle o contraffatte. Con il 38%, seguono gli attestati di rischio con informazioni non veritiere sul numero  di incidenti causati negli ultimi cinque anni assicurativi. La carta d’identità è il documento meno contraffatto (riguarda il 17% dei casi di  tentativi di frode). Quando accade però il truffatore preferisce occultare la propria città di residenza, trasferendosi virtualmente in città più virtuose dal punto di vista assicurativo.

Non mancano tuttavia i libretti di circolazione falsi con i dati del veicolo o del proprietario fasulli. Oltre ai rimborsi non dovuti, sono anche altre le “grane” con cui devono fare i conti le assicurazioni. ”Già l’Isvap– spiega  Genovese – è intervenuto a sottolineare la gravità di questo fenomeno, che si ripercuote su chi paga onestamente la propria assicurazione. Oltre ai rimborsi gonfiati è  bene tener presente l’esistenza anche di questi tentativi di frode: insieme, per l’Isvap nel 2009 ammontavano ad 83.000 unità. Per quel che ci riguarda, lavoriamo costantemente per intercettare e segnalare ogni tipo di truffa. Il supporto delle amministrazioni comunali, dei database dell’Aci e dell’Ania e, non ultimo, delle forze dell’ordine ci aiuta a limitare il più possibile il fenomeno”.

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