Utenti americani contro le nuove regole del PSN

Il Playstation Network, il canale virtuale delle console di Sony è stato al centro di numerose polemiche proprio la scorsa primavera, quando, è stato per diverse settimane, messo out da un gruppo di hacker.

Passano i mesi ma le polemiche non si placano: questa volta, però, sono gli utenti, i fedeli giocatori a ribellarsi al sistema del grande colosso videoludico. Per poter accedere al proprio account, infatti, dopo tutto il “fattaccio” accaduto ad Aprile e Maggio del 2011, infatti, gli utenti hanno dovuto eseguire diverse operazioni tra cui quella in cui si è dovuto accettare una clausola in cui si vieta a questi ultimi (cioè a noi giocatori), di poter sollevare questioni legali contro l’azienda, sollevando class-actions o altri metodi di giustizia che non siano l’arbitrato.

Clausole che, fortunatamente, non sono state applicate al nostro paese in quanto, giustamente, considerate vessatorie e contrarie ai codici di consumo, ma che, invece, sono state applicate in altre regioni del mondo tra cui gli Stati Uniti. E proprio da qui, e più precisamente dalla California, che sono riapparse le polemiche sul PSN. Un ragazzo, infatti, avrebbe precisato che tali clausole mettono gli utenti di fronte una scelta obbligata: o si accettano nella loro totalità, proibendo così la possibilità di intervenire legalmente qualora si verificassero nuovi problemi come quelli della scorsa Primavera, o si decide di non accettarli e di non usufruire del PSN, un servizio presente al momento dell’acquisto della nostra console.

Proprio su queste basi l’utente ha mandato avanti una class action con tutti gli utenti che vi hanno aderito, depositando il procedimento giudiziario: proprio quello che l’azienda voleva evitare. Ora ci chiediamo: succederà la stessa cosa con Xbox che, seguendo l’esempio di Sony ha introdotto negli USA una clausola identica per cui solo negoziazioni informali e arbitrati sono accettati per risolvere le controversie.

 

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