Roma, Francesco Totti si racconta

Francesco Totti ha chiuso l’anno senza segnare nessun gol. Un record negativo che nella sua carriera non gli era mai capitato di raggiungere,

Il capitano giallorosso è comunque soddisfatto di questa prima parte di stagione, la Roma ha finalmente trovato la sua identità e le cose stanno andando bene. Totti si è già messo alle spalle le polemiche di qualche giorno fa: “Non volevo offendere la tifoseria, ma mi sono sentito tradito perché per questa maglia ho dato il mille per mille”.

Il numero dieci ha voluto tracciare un bilancio della sua carriera. Tra i tanti allenatori che ha avuto alla Roma, Mazzone, Capello e Spalletti sono quelli che per lui sono stati i più importanti: “Mazzone è stato come un padre per me e tuttora lo ringrazio. Ho avuto la fortuna di averlo negli anni più importanti di un giocatore e mi ha gestito nel migliore dei modi. Con Capello ho vinto lo scudetto del 2001 e ho provato cosa significa vincere a Roma. Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con lui fino a quando è andato via. Lì abbiamo avuto degli screzi ma l’ho sempre stimato e lo stimerò sempre. In emergenza Spalletti mi ha provato come prima punta e lì ho capito che era il ruolo che mi piaceva di più. In Champions siamo migliorati molto ma era difficile vincerla”.

La storia con Luis Enrique è tutta da scrivere: dopo un inizio in cui i rapporti erano gelidi, ora le cose sembrano decisamente migliorate. Vedremo se con il nuovo anno Totti riuscirà a sbloccarsi dal punto di vista realizzativo.

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