Alberghi vacanze festività, prenotazioni a rilento

La situazione economica  e finanziaria generale, unitamente al ritardo legato all’arrivo della neve sulle principali piste da sci italiane, rischia di far fare magri affari alle imprese del comparto ricettivo. Questo almeno stando ad un Rapporto di Unioncamere, da cui è emerso in particolare un calo delle occupazioni delle camere d’albergo pari al 2,1%, anno su anno, durante le vacanze natalizie. Ad oggi languono anche le prenotazioni di gennaio 2012, viste a rilento proprio per la scarsità di neve presso le località montane. Stando ai dati dell’Osservatorio Nazionale del Turismo, a fronte di segnali di sostanziale tenuta per il comparto degli hotel, a mostrare segni di maggior cedimento negli affari, rispetto alle vacanze natalizie del 2010, è il settore extra alberghiero.

Che i flussi turistici quest’anno non sarebbero stati elevati lo si era visto anche dal ponte dell’8 dicembre scorso, quando la Federalberghi aveva stimato una battuta d’arresto sia dal fronte del numero di italiani in partenza, sia da quello del giro d’affari complessivo per le imprese alberghiere.

E per Natale 2011 e Capodanno, inoltre, nei giorni scorsi la Federalberghi, nel rilasciare le consuete stime sulle vacanze degli italiani per le festività, aveva sottolineato come milioni di italiani siano rimasti o rimarranno a casa per motivi economici. Gli italiani in vacanza per il Natale e per il Capodanno sono “solo” 14,3 milioni, mentre 46 milioni per scelta o per necessità sono rimasti o rimarranno a casa non senza qualche preoccupazione, dal fronte economico e lavorativo, per il nuovo anno che sta per arrivare.

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