Isole Samoa eliminano il 30 dicembre. Avanti per legge di un giorno

La variabile del tempo viene data per scontata nella nostra cultura. Diamo cioè per assodato che ogni anno abbia 365 giorni (ogni quattro anni, 366), che ogni giorno abbia 24 ore e che ogni ora sia composta da 60 minuti. Quello che abbiamo dimenticato è che tutto questo  modo di ripartire il tempo è frutto di convenzioni, che non è detto che durino in eterno, così come non è detto che possano sempre avere un senso o una convenienza per tutti uguali in ogni angolo della Terra. E sarà stato questo che avranno pensato a Samoa, le isole a 20 miglia dalle coste americane, che hanno deciso semplicemente di abolire dal loro calendario la data del 30 dicembre 2011. 

Alla mezzanotte tra il 29 dicembre di ieri e il giorno successivo, ossia oggi, è stato stabilito per legge che non sarebbe scattato il giorno 30 dicembre, bensì direttamente il 31. Perchè?

La spiegazione è frutto di una peculiarità storico-geografica a cui le isole hanno voluto porre fine. Le isole Samoa avevano adottato il calendario occidentale nel 1892, quando i commercianti americani convinsero il sovrano del tempo che sarebbe stato per loro più conveniente legarsi come fuso orario alle Americhe piuttosto che all’orario del Giappone. E queste isole si trovano di fatto nel Pacifico, a poche decine di miglia dalle coste americane, ma vicine all’Australia. Tuttavia, per effetto del fuso orario, queste hanno uno sfalsamento di due ore con la California, ma di ben 21 ore con l’Australia.

E’ nato da anni, pertanto, il problema di come relazionarsi con lo stato oceanico, visto che i rapporti commerciali con quest’ultimo sono aumentati di molto. Per effetto del fuso orario, ad esempio, non coincide il fine settimana e questo porta a perdere due giorni di lavoro alla settimana.

Per questo, il primo ministro ha voluto tagliare la testa al toro e ha deciso di riportare la convenzione dell’orario alla propria situazione geo-economica. A partire da oggi, quindi, il suo orario si è allineato con quello australiano, avendo eliminato la data del 30 dicembre.

Che nelle isole del Pacifico non vadano molto per il sottile lo dimostra anche una legge dello scorso anno, con cui è stata invertita la direzione di marcia, per adeguarsi ai costumi degli australiani. Da un giorno a un altro non si è più guidato a destra, bensì a sinistra.

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