Capodanno a Ozzano: si brucia un fantoccio di Berlusconi

Durante i festeggiamenti di capodanno nella notte del 31 Dicembre, a Ozzano, vicino Bologna, è stato bruciato un fantoccio che aveva le fattezze di Berlusconi. Poco prima della mezzanotte il presidente della Pro Loco ha strappato dal fantoccio la foto dell’ex premier, ma questo non è bastato a placare la polemica. Come simbolo di prosperità, all’arrivo del nuovo anno viene bruciato un grande fantoccio, detto vecchione; quest’anno è toccato all’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

A Ozzano dell’Emilia, comune nella cintura di Bologna, l’hanno fatta proprio grossa. A Bologna è stato bruciato un palombaro “raschia barile”, nel 2010 era stata bruciata una rana “brucia-miseria”. Quest’anno è stato fatto ardere un mega-pupazzo con la faccia di Berlusconi e tanto di bandana. “Voleva essere soltanto un atto goliardico. Ditemi a chi devo chiedere scusa”, ha dichiarato Aldo Gori, presidente della Pro Loco. Poi continua: “Volevamo dare l’addio al 2011, a ciò che è ormai superato e appartiene al passato”. Il fantoccio era alto ben due metri e mezzo e sul volto era stata incollata una fotografia di Silvio Berlusconi; il tutto era poggiato su un mucchio di fascine. “Abbiamo pensato a Berlusconi in senso goliardico. Voglio dire, non abbiamo bruciato il volto di un papa, non è un gesto blasfemo”, si difende Gori. Come un enorme carro di carnevale insomma: il problema è che poi è stato dato alle fiamme.

Le tensioni sono nate già prime dell’incendio, quando i carabinieri hanno avvisato il presidente della Pro Loco del malcontento che si stava diffondendo fra alcuni cittadini. Gori ha dichiarato:  “Su loro consiglio ho stracciato la fotografia in modo che il personaggio non fosse riconoscibile, i militari erano con me, possono testimoniare, mi hanno anche tenuto la scala”. Il misfatto in pratica non è stato consumato, però le polemiche non si placano. Il deputato del Pdl Fabio Garagnani ha annunciato di aver presentato un’interpellanza al Governo. Per il deputato quanto è successo “dimostra non solo la concezione eversiva che una parte della sinistra bolognese ha da sempre nei confronti dell’avversario politico, ma anche la disinvolta commistione fra ruolo delle istituzioni e rappresentanza politica”.

Il sindaco di Ozzano, Loretta Masotti (del Pd), specifica che l’unica intenzione era quella di fare ironia, non di certo di offendere Berlusconi. Sempre Gori ha poi dichiarato: “Berlusconi è un personaggio che ama l’ironia, racconta barzellette, fa le corna. Non si capisce perché quando racconta storielle blasfeme bisogna contestualizzare, mentre si condanna un vecchione che va a fuoco. Mi spiace di aver stuzzicato la sensibilità di qualcuno.”

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