Natalie Portman e i fratelli Wachowski per il fantascientifico “Jupiter Ascending”

Circa un anno fa Natalie Portman era sicuramente l’attrice più desiderata da Hollywood e dai fan. La grande interpretazione, inizialmente passata in sordina, in “Il Cigno Nero“, la vittoria del Premio Oscar, e la gravidanza di Aleph, figlio avuto con il coreografo Benjamin Millipied, sono alcuni dei momenti significativi del suo 2011.

Dalla nascita del piccolo la Portman non è più tornata sul set, sebbene al cinema si è vista sempre più spesso, con film come “Amici, Amanti, e…“, il cinecomic Marvel intitolato “Thor“, e la commedia demenziale “Your Highness“, tutti girati prima della gravidanza. Il suo ritorno al cinema però dovrebbe essere prossimo, e potrebbe coincidere con il nuovo progetto di Lana e Andy Wachowski.

Il duo di registi infatti, che ha da poco terminato il progetto intitolato “Cloud Atlas – L’atlante delle nuvole“, dovrebbe tornare subito a lavorare concentrandosi sulla loro prossima opera, “Jupiter Ascending“, una pellicola di fantascienza che i filmmakers vorrebbero girare proprio al termine della fase di montaggio del film realizzato in collaborazione con Tom Tykwer.

Il progetto, finanziato dalla Warner Bros, porterebbe così la Portman a riunirsi con i registi di “Matrix“, con cui ha già avuto occasione di collaborare per la realizzazione di “V per Vendetta“, adattamento della graphic novel di Alan Moore e David Lloyd, a cui i Wachowski hanno lavorato in qualità di sceneggiatori e produttori.

Sembra che la Portman abbia espresso grande interesse per la pellicola, e che sia fortemente intenzionata a girare un film di fantascienza. Ragionando sul passato infatti l’attrice era stata precedentemente accostata a “Gravity“, il nuovo film di Alfonso Cuaron ambientato nello spazio, il cui ruolo da protagonista è poi passato a Sandra Bullock.

In attesa di scoprire cosa l’aspetta e di avere notizie dalla Marvel per “Thor 2“, la Portman si sta dedicando alla regia, girando un documentario sul veganismo basato sul libro di Jonathan Safran Foer intitolato “Eating Animals“.

Impostazioni privacy