Unicredit, domani parte la ricapitalizzazione

Vigilia tesa a Piazza Cordusio, che tra poche ora darà il via al maxi aumento di capitale per 7,5 miliardi di euro. Il titolo Unicredit ha perso nelle ultime tre sedute il 37% del suo valore, arrivando a quotare sotto i 4 euro per azione dai 6,33 della seduta del 3 gennaio.

La tragica performance è determinata dalla comunicazione di un prezzo di emissione delle nuove azioni a 1,943 euro e per un rapporto di conversione di 1 a 2. In sostanza, chi possiede già un’azione Unicredit potrà comprarne due per 1,943 euro ciascuna, esercitando il diritto a un prezzo di 1,36 euro.

Da domani, a Piazza Affari parte sia la negoziazione delle nuove azioni che dei diritti, mentre a Varsavia l’inizio delle negoziazioni si avrà dal giovedì 12. Le nuove azioni potranno essere acquistate fino al 20 gennaio, mentre i diritti fino al 27.

Si prevede che entrambi saranno soggetti a ulteriori cali per un fatto di puro arbitraggio. In sostanza, il nuovo titolo viene emesso a un prezzo inferiore al Terp del 43%, rendendo così più conveniente vendere le “vecchie” azioni e acquistare quelle nuove. In seguito al crollo del titolo Unicredit, già lo sconto si è ridimensionato al 26%.

Fino alla fine della ricapitalizzazione potrebbero esserci ancora assestamenti, ma il vero successo dell’operazione si valuterà sul tasso di copertura della sottoscrizione delle nuove azioni e, in particolare, rileverà molto notare come si comporteranno i vecchi azionisti. Questi si sono impegnati formalmente e non a sottoscrivere già il 24% delle nuove azioni.

La vera scommessa sarà, inoltre, attirare capitali dall’estero, visto il rischio Paese che viene valutato abbastanza con timore dagli investitori stranieri.

 

 

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