Dopo Cortina, Abano Terme: le Fiamme Gialle a caccia degli evasori

L’irruzione di Cortina non era una trovata mediatico-pubblicitaria tirata fuori appositamente sotto Natale, ma il primo segnale di una nuova politica di controlli fiscali. Questo sembrerebbe il messaggio chiaro che esce dagli accertamenti che ora sono toccati ai nostri concittadini, sullo sfondo della nota località termale veneta, posta in provincia di Padova, Abano Terme.

I controlli hanno seguito questa strategia: visionare tutti gli hotel a 5 stelle, in particolare quelli specializzati in cure termali e di fanghi (peculiarità appunto specifica del posto!), acquisendo tutti i nominativi di persone che hanno speso oltre 2000 euro per il soggiorno durante le vacanze di Natale. Tali dati saranno poi incrociati con quelli fiscali in possesso delle stessa Agenzia delle Entrate.

L’AssoAlbergatori intanto precisa: “Sono andati a far visita ad alcuni alberghi  a cinque stelle, ma assolutamente non per fare le pulci alla corretta conduzione amministrativa e contabile degli stessi. L’obiettivo era di ricavare dei dati dei turisti, da incrociare con altri a disposizione della Guardia di Finanza”.

Certo è che notizie del genere rischiano anche, come effetto collaterale, di incutere grossi timori nelle persone che sono solite frequentare mete estive e invernali turistiche di questo livello, che ora rischiano di “scappare” nelle corrispettive località estere, magari di confine. Fermo restando quindi la bontà degli interventi (anzi, finalmente, ci sarebbe da dire!), c’è da chiedersi se non sia più produttivo intervenire direttamente, incrociando i dati  fiscali con quelli sui consumi, dei cittadini sottoposti ad accertamento nelle sale operative della Guardia di Finanza, senza interventi appariscenti  che possano portare le persone a fare un ragionamento diretto di causa-effetto (vado in una lussuosa meta turistica italiana e mi fanno l’accertamento), dannoso per chi lavora con le strutture ricettive italiane.

Resta però positivamente evidente che, d’ora in poi, passerà la regola che i furbetti in Italia non avranno vita facile!

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