Fare la spesa: italiani sempre più furbi

Ogni mese, togliendo le spese obbligate, agli italiani restano sempre meno soldi in tasca per l’acquisto dei generi alimentari che, tra l’altro, quasi sempre registrano dinamiche di prezzo superiori a quello che è il tasso medio di inflazione. Ed allora, volenti o nolenti, sempre più famiglie in Italia aguzzano l’ingegno nel fare la spesa prima, mettendoci magari più tempo rispetto al passato, e nel consumare gli alimenti poi. Non a caso, in accordo con un’indagine Coldiretti-Swg, le famiglie in prevalenza tagliano gli sprechi innanzitutto facendo la spesa in maniera più oculata.

Spesso riducono le dosi acquistate così come non disdegnano di utilizzare quello che avanza e di fare sempre più attenzione alla data di scadenza dei cibi. In quest’ultimo caso l’attenzione deve essere massima se la vita che si conduce è da single; questo perché molto spesso anche chi vive da solo in casa nel fare la spesa compra confezioni famiglia di cibi pensando di risparmiare.

Ed invece, non “gestendo” opportunamente la data di scadenza, il risparmio si può trasformare con molta probabilità in uno spreco di denaro accompagnato da cibo buttato nella pattumiera che non fa altro che ingrossare la mole di rifiuti prodotti. E se il prezzo, per l’acquisto di generi alimentari, è un dato importante, non bisogna comunque mai dimenticarsi la qualità. Questo perché non sempre i prodotti sottocosto hanno una qualità accettabile, ragion per cui è sempre e comunque consigliabile di leggere attentamente l’etichetta rilevando il Paese di provenienza dei cibi acquistati unitamente alle materie prime utilizzate.

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