È necessaria una magia allo scadere del brasiliano Hernanes per mandare la Lazio ai quarti di finale della Coppa Italia, in una qualificazione ottenuta contro un Verona organizzato e coraggioso, specialmente nella ripresa.
Dopo i 4 gol presi sul campo del Siena, Reja non risparmia molti dei suoi big, nella speranza di dimenticare in fretta la brutta prestazione di sabato. Occhi puntati su Cissé (in attacco insieme a Rocchi), da cui tutto l’ambiente si aspetta una reazione dopo le prestazioni deludenti degli ultimi tempi, oltre che da Sculli ed Hernanes, chiamati ad assistere le punte. Mandorlini punta invece su un 4-1-4-1 solido, con l’obiettivo di arginare i biancocelesti per poi colpire in contropiede.
In realtà la prima occasione è proprio del Verona, che dopo una manciata di secondi si fa vedere dalle parti di Bizzarri con Bjelanovic, che di testa impegna l’estremo difensore argentino. Da qui in poi il primo tempo è un monologo laziale, nel tentativo di stanare la difesa avversaria, ma la staticità nei movimenti di Cissè e compagni porta solo a qualche conclusione dalla distanza.
Per forza di cose, la ripresa è decisamente più viva, perché il Verona esce dal guscio, cominciando a riversarsi con più convinzione nella metà campo avversaria, ma lasciando molti più spazi alle ripartenze degli uomini di Reja. Cissé mette due volte i brividi a Rafael, ma è capitan Rocchi al 57′ a portare la Lazio sul 2-0, con un tiro deviato da Pugliese che diventa un pallonetto imprendibile per il portiere gialloblu.
Prima del colpo decisivo di Hernanes al 91′. Il brasiliano, assolutamente in ombra per tutto il match, mette a segno il 3-2 su una perfetta punizione dal limite, che beffa il connazionale Rafael sul proprio palo. Missione compiuta per la Lazio, ma i dubbi dopo la partita di Siena, continuano ad esserci.





