Unicredit, altro rialzo del titolo e diritti

Seconda seduta in positivo per Unicredit, che lunedì scorso ha iniziato la fase di aumento di capitale per 7,5 miliardi e che si concluderà il prossimo 20 gennaio. Dopo avere perso il 45% in quattro drammatiche sedute consecutive, ieri c’è stato il primo rimbalzo del titolo, che ha archiviato la giornata con un guadagno del 6% e un prezzo delle azioni a 2,424 euro.

Anche oggi sin dalle prime battute le azioni Unicredit hanno viaggiato in terreno positivo, guadagnando il 4% e arrivando così a 2,5 euro. Boom anche dei diritti, che ieri hanno guadagnato l’80%, dopo avere perso nel loro primo giorno di negoziazione il 65% del valore iniziale. E oggi, un altro rimbalzo del 20% conferma la buona performance.

Lo sconto sulle nuove azioni a fine seduta di ieri si era ormai ridotto all’11% dal 43% iniziale previsto. E con la riduzione del gap di prezzo tra vecchi e nuovi titoli si riduce anche la convenienza nel vendere i primi per acquistare i secondi.

Non è ovviamente detto che ciò porti a una stabilizzazione automatica a Piazza Affari, ma forse il peggio è alle spalle di Piazza Cordusio, che ora potrà concentrarsi nella ricerca di quei 5,7 miliardi che le mancano per la sottoscrizione integrale dell’aumento di capitale. Infatti, il 24% di questo, pari a 1,8 miliardi, sarebbe già stato impegnato dai vecchi soci, anche se non tutti hanno preso impegni formali.

Non sarà facile trovare un tale importo per quella che è già la terza più grande ricapitalizzazione mai fatta in Italia. Tuttavia, l’interesse potenziale di qualche fondo sovrano straniero potrebbe rappresentare uno sbocco desiderabile all’operazione, anche se resta il disincentivo di uno Statuto che limita al 5% il diritto di voto dei soci in assemblea, indipendentemente dal fatto che si possano avere quote superiori. E questo scoraggerebbe l’ingresso di grossi capitali.

 

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