Isola del Giglio: nave affonda, iniziano le accuse

Tragedia in mare vicino all’Isola del Giglio, in Toscana: una nave si è incagliata ed è affondata; sono almento 3 i morti e 14 i feriti. La nave da crociera Costa Concordia, è rimasta incagliata in una secca proprio vicino all’Isola del Giglio, mentre a bordo c’erano circa 4200 persone. La nave aveva subito uno squarcio enorme nello scafo, lungo quasi 30 metri, che ha fatto inclinare e, dopo una lunga agonia, affondare l’imponente imbarcazione. L’ordine di evacuazione è partito intorno alle 22 e 30, ma durante i momenti di panico a bordo 3 persone sono rimaste uccise. La nave era partita da Civitavecchia per fare un giro nel Mediterraneo.

L’imbarcazione, dopo lunghe ore di panico e di lavoro da parte dei pompieri, ora è completamente “coricata” in acqua e i pompieri stanno ispezionando i ponti sommersi. Ennio Aquilino, comandante dei Vigili del Fuoco di Grosseto, ha dichiarato:  “Ora con il personale speleo alpino fluviale contiamo di riuscire ad ispezionare gli altri 12 che sono fuori dall’acqua”. Potrebbero esserci ancora dei dispersi, per cui i sommozzatori continueranno ad ispezionare la parte sommersa della nave.

Riportiamo ora la descrizione dell’accaduto da parte di uno dei passeggeri. L’incidente è avvenuto durante l’ora di cena: ” Ha cominciato a tremare tutto, la luce è andata via e la gente ha cominciato a gridare aiuto. Un’ora dopo è suonata la sirena ed è stato dato l’ordine di evacuazione. Siamo andati alle scialuppe, ma non tutte andavano in acqua, alcune sono cadute sui ponti e c’è chi è rimasto ferito o contuso. La cosa più drammatica è sentire la voce delle persone, in particolare delle mamme, chiamare i propri famigliari, soprattutto bambini”.

La nave è stata trasportata fino a Porto Santo Stefano, dove si sono radunati i passeggeri. Ora, cominciano a sorgere dei dubbi sul comportamento del personale al momento dell’emergenza. Mara Parmegiani Alfonsi, giornalista, si trovava a bordo della nave e, durante un’intervista, ha dichiarato: “C’è stato un vero e proprio assalto alle scialuppe con personale totalmente non addestrato, non idoneo alla situazione, tanto che proprio mentre venivano calate ci sono stati gli incidenti. Abbiamo dovuto sostituire il comandante della nostra scialuppa con un ufficiale di macchina di una compagnia diversa”.

Impostazioni privacy