Costa Concordia: trovata nella notte una sesta vittima

Sale a sei il numero delle vittime accertate sulla Costa Concordia. E’ stato ritrovato questa notte sul secondo ponte, nella parte non invasa dalle acque, il cadavere di un uomo, la cui identità resta al momento sconosciuta. Individuato il corpo, infatti, si sta tentando di riportarlo a terra. Una prima identificazione sarebbe possibile solo attraverso il salvagente indossato dal crocierista e la sua attribuzione al numero di cabina di pertinenza, da cui si risalirebbe dunque al nominativo. Ma al momento le operazioni di recupero della salma sono complicate: i sommozzatori, che stanno cercando il miglior punto di risalita,  segnalano problemi di accesso alla nave. Il prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi, sottolinea la rischiosità dell’operazione soprattutto per il sopraggiungere del cattivo tempo.

Scende quindi purtroppo a 16 il numero dei dispersi, tra i quali si cerca una bambina di 5 anni.

Nell’attesa dell’analisi delle scatole nere della nave, il Voyage data recorder ed il ‘Voyage voice recorder’, già in possesso della procura di Grosseto, l‘inchiesta sull’incidente prosegue attraverso le audizioni dei testimoni. Da più parti è confermato che tra l’impatto con lo scoglio e l’allarme scattato alle 22.42 sarebbe passata più di un’ora. La ricostruzione della Guardia Costiera, tuttavia, getta ombre ancora maggiori sul comportamento tenuto dal comandante Francesco Schettino: egli non avrebbe mai lanciato il mayday, ma sarebbe stata la telefonata partita da una crocierista a mettere in allarme i Carabinieri di Prato che, a loro volta, hanno poi coinvolto la Capitaneria di Livorno; quest’ultima avrebbe prima dovuto rintracciare la nave attraverso    l’Ais (Automatic Identification System) poi, contattata la plancia di comando della Concordia per accertarsi di quanto stesse avvenendo a bordo, ne avrebbe ricevuto notizie tranquillizzanti, solo un “guasto tecnico”.

Grottesca poi la richiesta di aiuto fatta alla motovedetta della Guardia di Finanza, giunta per prima sul posto: confermato il guasto tecnico, hanno chiesto di poter essere trainati, “Ma era come chiedere a una formica di spostare un elefante”, commenta il tenente colonnello Italo Spalvieri, comandante del Reparto aeronavale Fiamme Gialle di Livorno.

Previsto per oggi l’interrogatorio di garanzia per il comandante.

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