Honeybush e il profumo del miele

Molte persone non tollerano l’effetto della caffeina tuttavia non vorrebbero rinunciare a godere di una tazza fumante tra le mani nelle fredde giornate invernali, assaporando la dolcezza che  sprigiona.

Chi non ha trovato ancora una soluzione può provare l’infuso di Honeybush: povero di caffeina, è ottimo per rilassarsi nei momenti di pausa durante la giornata.

Honeybush, il cui nome scientifico è cyclopia, è un genere di pianta che fiorisce. Le sue foglie sono usate per farne un infuso similmente al tè. Questa pianta cresce solamente in piccole aree del sud-ovest e del sud-est del Sudafrica e presenta alcune similarità con il più noto Rooibos, il tè rosso.

Honeybush è così chiamato per il profumo di miele dei suoi fiori. Il sapore dell’infuso che se ne ricava è simile a quello del Rooibos ma con note più dolci. In alcune zone rurali, è molto diffuso lasciar bollire sul fuoco l’acqua con le foglie di honeybush sia per avere sempre pronta la bevanda, sia per profumare la casa. A differenza delle foglie della pianta del tè, la camellia sinensis, quelle dell’honeybush non si rovinano anche se infuse in acqua in ebollizione.

Ci sono due metodi di lavorazione delle foglie per ricavarne l’infuso: uno tradizionale, che consiste nel raccogliere, tagliare e fare ossidare le foglie al sole; l’altro moderno consiste nell’ossidare artificialmente le foglie in serbatoi alla temperatura di 70-90 gradi per due o tre giorni, e poi lasciarle all’aria ad essiccare.
Successivamente le foglie sono setacciate e classificate nel seguente modo:
Super Fine (per lo più utilizzate per le bustine di tè)
Regular Fine (per lo più utilizzate per le bustine di tè o tè sfuso)
Coarse (per lo più utilizzate per il tè sfuso).

Come accennato, l’honeybush si prepara similmente al tè in Occidente, versando sulle foglie l’acqua a 95 gradi e lasciando in infusione anche per cinque minuti.

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