Movimento dei Forconi: la protesta si propaga, domani blocchi a Pescara

Il Movimento dei Forconi, nato in Sicilia, è un movimento di agricoltori, pastori e allevatori “stanchi del disinteresse quando non del maltrattamento da parte delle istituzioni”. I blocchi messi in atto dal movimento per contrastare i rifornimenti di carburante in arrivo verso la Sicilia, sembra non volersi fermare. Le proteste sono partite in Sicilia, si sono diffuse anche in Calabria e, da quanto si legge sul profilo Facebook del Movimento, domani arrivanno fino a Pescara.

Gli autotrasportatori abruzzesi hanno fatto sapere di essersi organizzati per la protesta contro il caro benzina e domani porranno un blocco dell’uscita per la A14 all’altezza di Pescara Nord-Città di Sant’Angelo.  La sospensione della protesta in Sicilia è attesa nella giornata di domani, ma la situazione resta comunque critica: Messina è quasi completamente a secco; stessa cosa vale per quasi tutti i distributori della Sicilia. Gli scenari che potrebbero aprirsi in Sicilia nei prossimi giorni non sono del tutto chiari: la fine dello sciopero di domani potrebbe essere rimandata, visto il grande sostegno che il Movimento ha guadagnato, soprattutto su Facebook; c’è anche la possibilità che i benzinai decidano di scioperare per una intera settimana, mettendo definitivamente in ginocchio le riserve di carburante della Sicilia.

Nonostante l’annunciata fine dello sciopero in Sicilia, il movimento si sta organizzando per la settimana prossima, preparando dei blocchi in tutto il Centro-Nord. C’è bisogno che le istituzioni cerchino in qualche modo di aprire un dialogo con chi protesta, prendere sottogamba la situazione potrebbe essere un grave errore, anche perchè non si tratta più di soli agricoltori e pastori: il Movimento sembra essere rivolto a chiunque voglia protestare, a prescindere dall’estrazione sociale.

Intanto arriva sulla pagina Facebook ufficiale del Movimento, una smentita alle insinuazioni che accusavano i cittadini in protesta di essere guidati dalla mafia. In particolare, la risposta piccata del Movimento si riferisce alle parole del Presidente industriale siciliano Ivan Lo Bello“Con sdegno il Movimento dei Forconi denuncia una campagna denigratoria del Presidente industriale siciliano Ivan Lo Bello e di tutti i rappresentanti di categoria per le gravi dichiarazioni diffamatorie rese alla stampa dove parlano di infiltrazioni di mafia dietro il Movimento dei Forconi. Ivan Lo Bello e i rappresentanti dei sindacati che si sono macchiati di questa infame accusa facciano i nomi e dimostrino quanto da loro dichiarato e di assumersi la grave responsabilità di simili infamanti accuse e di non essere omertosi di fronte alla popolazione siciliana che è stata ridotta alla fame dalla classe politica, dalla burocrazia con la complicità dei sindacati e della grande industria”. Le parole sono del responsabile del Movimento, Martino Morsello, che ha anche annunciato l’inizio di un suo sciopero della fame.

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