Non chiamatela Coppetta. L’Inter continua il suo momento positivo difendendo la Coppa Italia (vinta nelle ultime due edizioni) e passando ai quarti grazie alla vittoria sul Genoa.
Ranieri non cambia assetto rispetto alle ultime uscite, confermando il centrocampo a quattro con Obi e Faraoni sugli esterni e Poli a far coppia con Cambiasso in mezzo. In avanti spazio a Castaignos come unica punta supportato dal rientrante Sneijder; per i rossoblu in campo c’è il giovane Sampirisi e la coppia Pratto – Ze Eduardo in attacco.
Inizio importante per i nerazzurri, che passano in vantaggio dopo nove minuti grazie alla magia di Maicon, un collo esterno destro dal limite dell’area che si infila sotto l’incrocio dei pali. Uno a zero e partita in discesa, perché l’Inter gestisce le energie e chiude gli spazi, nel tentativo di sorprendere gli avversari in contropiede. Il più attivo però è Sneijder che, al suo ritorno da titolare, ha tutta l’intenzione di lasciare il segno sulla partita: l’olandese ci prova con almeno tre tiri dalla distanza (specialità della casa) che sfiorano la porta o impegnano Lupatelli. La reazione genoana è nulla e si traduce con un sinistro impossibile di Constant (subentrato a Marco Rossi) che non mette paura a Castellazzi.
Nel finale arriva il nuovo esordio di Sculli in maglia rossoblu e l’esterno riesce a dare più vivacità in avanti, contribuendo con un bel colpo di tacco al gol che accorcia le distanze; lo firma Birsa, che raccoglie il pallone respinto dalla traversa su colpo di testa di Pratto.





