South Carolina, oggi al voto. Gingrich avanti del 9% su Romney

Un dibattito affrontato bene può fare la differenza nella storia politica americana. Lo seppe a suo spese l’allora candidato alla presidenza Richard Nixon, che perse clamorosamente contro un giovane John F. Kennedy, dopo che si era presentato a un dibattito TV, pensando di avere la vittoria in tasca e mostrando una freddezza, che lo condannò poi alla sconfitta. Sono passati 52 anni da allora. I candidati oggi, sin dalle primarie, sono circondati da orde di esperti di comunicazione che cercano di evitare gaffe e di sferrare colpi mediatici ad effetto. Tuttavia, nemmeno questo può impedire a un candidato lanciato verso la presidenza di commettere errori e di inciampare.

E’ accaduto all’ultimo dibattito per le primarie del Partito Repubblicano in South Carolina e trasmesso dalla Cnn. Il favoritissimo Mitt Romney è stato letteralmente steso a tappeto dall’energico Newt Gingrich, ex speaker della Camera.

Che il South Carolina sia uno stato conservatore, quindi, poco incline a votare per un Romney, questo lo si sapeva già. Tuttavia, una vittoria in questo stato per il mormone è decisiva, mentre gli ultimi sondaggi riaprirebbero la corsa per l’assegnazione della nomination a Tampa. Il vantaggio di Gingrich su Romney sarebbe da 6 a 9 punti percentuali. Si parla di un 32 a 26, il che per l’ex governatore del Massachussetts sarebbe uno schiaffo sonoro.

Decisiva è stata la gaffe sulle tasse. Romney ha negato di avere intenzione di pubblicare al più presto la sua dichiarazione dei redditi e tra il pubblico in sala è esploso un boato di disapprovazione. A maggior ragione che si era scoperto qualche giorno prima che il candidato ha un conto alle Cayman di 10 milioni di dollari.

I seggi per il voto si apriranno tra poche ore e per effetto del fuso orario avremmo le prime indicazioni solo in tarda nottata. Sarà interessante verificare il consenso anche di Rick Santorum, ora che Perry è uscito di scena, appoggiando Gingrich.

Sia quest’ultimo che l’italo-americano sono cattolici, anche se Gingrich dal 2009. Tuttavia, pare che riescano a prendere più voti tra i protestanti, mentre il voto cattolico andrebbe a Romney.

Che l’aria sia cambiata lo dimostra anche l’ultimissima dichiarazione di Gingrich, il quale ha affermato che in caso di vittoria Sarah Palin avrebbe un ruolo di primo piano alla Casa Bianca.

 

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