Un mondo senza sperimentazione animale

Un mondo in cui nessun animale patisca inutili sofferenze per il “bene della scienza” e in cui nessun altro ancora venga allevato per poi finire i suoi giorni in una squallida gabbia con il terrore negli occhi e la sofferenza nel cuore.

Chi non vorrebbe un mondo senza sperimentazione animale? Anche il più insensibile sperimentatore preferirebbe avere un metodo alternativo alla vivisezione, fosse anche solo per non scontrarsi continuamente con quelle che sono le ovvie richieste degli animalisti e di coloro che pur non essendo degli attivisti ripudiano questo tipo di “scienza”.

Per qualcuno, questo mondo è più vicino di quanto si creda. Lo ha annunciato un team di scienziati tedeschi, i quali sostengono di aver provato una nuova tecnica di sperimentazione che metterebbe fine alla sofferenza animale.

“Stiamo fondamentalmente utilizzando una provetta per studiare gli effetti dei prodotti chimici e dei loro potenziali rischi”, ha detto il dottor Jennifer Schmidt, dell’istituto di ricerca Fraunhofer di Monaco.

Il nuovo metodo di sperimentazione consiste nel prendere cellule viventi, animali e umane, sulle quali vengono sperimentati i prodotti chimici. A questo punto non resta che aspettare l’esito dei nanosensori, ossia delle piccolissime particelle che diranno se il medicinale in questione è risultato dannoso o benefico alla cellula. Nel primo caso le particelle diventano rosse, nel secondo verdi.

Questo è un grande passo per porre fine alla crudele sperimentazione animale” ha affermato la portavoce del progetto, la dott.ssa Martina Stephany.

Speriamo soltanto che nulla e soprattutto nessuno impedisca che questo progetto diventi prassi in ogni laboratorio del mondo.

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