Basta poco per aumentare il rischio di Infarto e Ictus

L’infarto e l’ictus possono attentare alla tua vita anche se i tuoi livelli di colesterolo e pressione alta non sembrano essere molto rilevanti, ossia appena sopra la norma consentita. Spesso questi dati sono ignorati, in quanto si pensa che quei livelli registrati appena sopra il massimo consentito, non debbano destare pensieri. Non è così. Quando si parla di salute e prevenzione, non si può fare a meno di parlare di uno stile di vita sano e di alimentazione corretta, il tutto correlato da una moderata attività fisica costante. Questi sono i presupposti migliori per contrastare i livelli di colesterolo e di pressione alta che sono i principali responsabili d’ictus e infarti.

E’ stata pubblicata una ricerca sulla rinomata rivista New England Jornual of Medicine, eseguita da un gruppo di studiosi nell’ambito del Cardiovascular Lifetime Risk Pooling Project; un vasto studio che ha controllato e monitorato la vita di uomini e donne nell’arco di 50 anni. I responsabili, infatti, affermano, che è un errore dare un’aspettativa di vita calcolando e monitorando solo 10 anni. Il loro studio lo rivela.

Questo lungo periodo di osservazione ha visto monitorate e controllate circa 250.000 persone, controllando al contempo negli stessi tutti i fattori rischio citati: colesterolo, pressione alta ed anche diabete all’età di 45 – 55 -65 e 75 anni. I dati che sono stati elaborati, individuano subito percentuali diverse tra uomini e donne; questi gli esiti comparati: gli uomini che a 45 anni avevano ottimi livelli di colesterolo, diabete e pressione alta, hanno nella realtà un minor pericolo di rimanere uccisi da infarto o ictus, con una percentuale pari all’1,4%. Invece i soggetti di pari età che avevano fatto registrare dei livelli leggermente alterati, anche con uno solo o due dei valori controllati, aumentano in modo consistente la reale probabilità di morte per le cause sopra citate: parliamo circa del 49,5%.

Per le donne questi dati percentuali peggiorano notevolmente nel primo caso: qui la percentuale è del 4,1%; mentre nel secondo questa è del 30,7%. Questo lungo periodo di osservazione, hanno affermato gli specialisti, è servito per migliorare e cercare di mandare un messaggio forte di prevenzione affinché infarto e ictus possano mietere meno vittime, e o che comunque, le persone possano essere informate della realtà e condurre uno stile di vita tale capace di allungare la loro aspettativa di vita.

Gli studiosi ricordano e ci tengono a precisa che qualsiasi valore eccessivo anche minimo non deve essere mai trascurato. Registrare la pressione massima 130 invece di 120 per esempio, rappresenta già un alto rischio per la salute futura.

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