Forum Davos, Lagarde (FMI) chiede più contributi Eurozona per salvataggi

Il World Economic Forum di Davos, in Svizzera, si è chiuso con un pizzico di ottimismo sulle probabilità di sopravvivenza dell’euro, anche se non mancano i motivi di perplessità.

Quasi in chiusura del vertice, il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, ha voluto mandare un messaggio chiaro alla Germania, pur senza citarla mai direttamente. Servono più soldi per il fondo di salvataggio dell’Eurozona, ha spiegato Lagarde, che non ha indicato la cifra, ma ha affermato che gli attuali 700 miliardi sarebbero insufficienti.

Già prima del vertice di Bruxelles del 23 gennaio, il dg dell’Fmi aveva invitato ad aumentare il firewall anti-crisi a mille miliardi di euro, ma i tedeschi hanno risposto picche, limitandosi a concedere la possibilità che l’Efsf sopravviva per un pò al suo sostituto da 500 miliardi, l’Esm, portando fino a 750 miliardi le risorse complessive per i salvataggi potenziali nell’Area Euro.

D’altronde, quello che è emerso da Davos è che nessun altro governo fuori dall’Eurozona metterà a disposizione un solo centesimo, se non prima farà la stessa cosa l’Eurozona. E’ stato chiarissimo il cancelliere dello scacchiere di Londra, George Osbourne, figura corrispondente al nostro ministro del Tesoro, quando ha affermato che la Gran Bretagna non ci metterà un solo penny, se non prima vedranno il colore dei nostri soldi.

Dello stesso avviso gli americani e il Giappone, che da mesi si è detto pronto a contribuire, ma solo dopo che il primo passo lo avrà fatto l’Eurozona. D’altronde, è difficile convincere gli altri ad investire nel nostro salvataggio, se noi stessi mostriamo di non crederci. Ma vallo a farlo capire ai tedeschi!

 

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