Florida, Romney sempre più favorito a primarie di domani

E’ caccia all’ultimo voto tra Mitt Romney e Newt Gingrich in Florida, che domani sarà il quarto stato chiamato a votare per le elezioni primarie del Partito Repubblicano. Ci sono in palio 50 seggi e uno degli stati più importanti per i conservatori americani. Perdere qui è come per la Lega Nord perdere in Lombardia o in Veneto. E’ evidente che nessuno dei due aspiranti alla nomination possa permettersi di perdere, specie dopo questo inizio ambiguo e burrascoso delle primarie, che non stanno esitando un vero candidato forte di tutto il partito.

Si parte dal voto in South Carolina, dove una decina di giorni fa Newt Gingrich ha trionfato. Tuttavia, da allora pare che l’ex speaker della Camera abbia solo perso consensi, sia su base nazionale che nella stessa Florida, dove pure all’indomani del suo trionfo era considerato in netto vantaggio nei sondaggi.

Adesso, invece, sembra che il distacco tra i due candidati si stia rafforzando in favore di Romney. L’ex governatore del Massachussetts era dato già in vantaggio nei giorni scorsi per una media di 7 punti, mentre ieri le ultime rilevazioni lo davano avanti sull’avversario per non meno di 11-15 punti percentuali. Il tracollo di Gingrich sarebbe evidente, tanto che Romney ha speso quasi 7 milioni di dollari, per bombardare gli elettori della Florida con spot anti-Gingrich, in cui viene mandato in onda il voto del 1997 del Congresso, con il quale quasi 200 Repubblicani sfiduciarono l’allora speaker per avere infranto regole di buona condotta. Un modo per screditare l’avversario nel pieno della campagna per la nomination.

Intanto il candidato conservatore e italo-americano Rick Santorum ha sospeso temporaneamente la campagna elettorale per via di problemi di salute della figlia di tre anni, affetta da disabilità. Probabile che questo abbandono improvviso possa anche portare qualche voto in più per Gingrich, verso cui confluirebbero i consensi dei relativi elettori conservatori.

E anche Sarah Palin attacca Romney, definendo stalinista la sua campagna contro l’ex speaker. La donna è stata inserita da quest’ultimo nella lista delle personalità politiche che porterebbe con sé a Washington nel caso di vittoria contro Obama.

In difesa di Romney, invece, scende l’Obama dei Repubblicani, il senatore Marco Rubio, di origini cubane, molto popolare in Florida, che definisce l’ex governatore del Massachussetts un “vero conservatore”, non contrario agli immigrati, come Gingrich ha lasciato intendere per più di un’occasione.

 

Impostazioni privacy